Cos'è l'abbronzatura?
Tutti parlano di abbronzatura, di pelle abbronzata e di soluzioni per abbronzarsi meglio e più in fretta. Ma realmente qual è il fenomeno che fa in modo che la nostra pelle diventi più scura?
L'abbronzatura è una reazione naturale della pelle che assicura la sua difesa contro le aggressioni del sole. Quando la vostra pelle è esposta al sole o viene sottoposta o una sessione di solarium, la melanina contenuta nello strato basale dell'epidermide risale verso gli strati più vicini alla superficie visibile della pelle. Nel corso di questo spostamento, la melanina si ossida e assume un colore scuro, per formare la cosiddetta abbronzatura.
Si distinguono due tipi di pigmentazione durante una sessione di abbronzatura :
La pigmentazione immediata è dovuta agli UVA, irraggiamento dominante (98%) nei solarium. Essa vi garantisce l'abbronzatura già dalle prime sessioni. Ma dovrete mettere in conto di utilizzare il solarium quotidianamente se vorrete mantenere la vostra pelle abbronzata.
La pigmentazione tardiva è dovuta agli UVB, un irraggiamento debole (2%) del sole. E' grazie a essa se restate abbronzati l'estate ! Contrariamente alla pigmentazione immediata, quella tardiva appare solamente qualche ora dopo la sessione di esposizione.
Si distinguono 6 tipi di pelle, ma sappiamo che i tipi più diffusi in Europa sono i primi 3 riportati nella tabella sottostante. Tutti i bambini hanno una pelle di tipo 1, molto sensibile alla luce.
Durante una sessione di abbronzatura è importante proteggere in maniera corretta la vostra pelle e idratarvi. E' meglio esporsi regolarmente per periodi brevi. Prima di abbronzarvi non esitate a consultare un dermatologo, che vi saprà consigliare nella scelta dei prodotti da utilizzare e identificare i nei capaci di causarvi problemi di salute.
Infine non restate fermi durante l'esposizione : aumentereste di molto le probabilità di procurarvi una scottatura.
Scegliere una buona crema solare
La si seleziona con molta attenzione, i criteri da prendere in considerazione sono :
• Il vostro tipo di pelle : più è bianca e più è sensibile, sarà bene scegliere un IP (indice di protezione) più importante.
• Il luogo e la durata dell'esposizione : avrete sicuramente notato che vi abbronzate molto più velocemente in spiaggia o quando sciate in montagna. Questo fenomeno è dovuto al semplice fatto che l'acqua e la neve riverberano un massimo di UV. Aumentate dunque l'IP della vostra crema solare in questi posti.
• La forza del sole : questo va da sé.
Fate attenzione e non pensate di essere protetti in caso di alcune condizioni climatiche particolari : vi può capitare di scottarvi anche in mezzo alla nebbia !
Se in estate è facile abbronzarsi, in inverno, dato che il sole è più raro, la tintarella è un fenomeno decisamente più difficile. Fortunatamente le tecniche moderne ci offrono una grande scelta per produrre una abbronzatura profonda : spray o lozioni abbronzanti, cabine UV, solarium, apparecchi di abbronzatura ...
I raggi UV
Non potremmo essere dei professionisti seri senza avvisarvi che l'esposizione ai raggi UV deve avvenire in maniera moderata. Tuttavia non bisogna neppure essere allarmisti : l'esposizione ai raggi UV nel solarium non presenta veramente nessun rischio se le sessioni sono regolate correttamente.
Diversi dermatologi consigliano di utilizzare il solarium prima dell'estate e prima delle vere e proprie esposizioni al sole, e i professionisti dell'estetica consigliano di ricorrere al solarium al ritorno dalle vacanze per prolungare nel tempo la vostra abbronzatura.
L'utilizzo del solarium può essere raccomandato anche dal medico al fine di rimediare a una mancanza di vitamina D.
Il tanning
E' la nuova tendenza in fatto di abbronzatura ! Questa tecnica è chiamata anche abbronzatura senza UV. Si tratta di una lozione autoabbronzante vaporizzata tramite un aerografo o una cabina che va a depositarsi sulla pelle. L'applicazione è più omogenea e permette di scegliere l'intensità dell'abbronzatura ottenuta.
I complementi alimentari
Frutto della ricerca dei laboratori di cosmetica e benessere, i complementi alimentari rappresentano una doppia efficacia in fatto di abbronzatura :
• Alcuni permettono di preparare la pelle al sole, assicurandone una migliore reattività,
• Altri permettono di prolungare l'abbronzatura nel periodo autunnale.
Notate bene che una alimentazione sana e ricca di carotene garantisce un'abbronzatura ottimale. Il carotene si trova nelle carote, negli spinaci, nel prezzemolo o nel melone.
Nel passato, l'abbronzatura è stata considerata in maniera molto differente rispetto al presente. Sia in culture antiche come quella degli Incas la cui gerarchia era strutturata attorna all'elevazione verso l'astro divino rappresentato dal sole, sia in culture più vicine alla nostra come quella della civiltà pre-industriale, l'abbronzatura era considerata come un qualcosa di inestetico. Ad averla più marcata erano i contadini, che passavano la maggior parte della giornata all'esterno per lavorare. I notabili dell'epoca facevano di tutto per evitare di abbronzarsi: abiti lunghi, prodotti cosmetici pericolosi a base di piombo, polvere di riso... insomma tutto era buono per conservare la pelle bianca.
In seguito, con l'avvio del processo di industrializzazione, agli uomini fu imposto di lavorare con dei macchinari in spazi chiusi e stretti : la tinta pallida dei lavoratori dell'epoca provocava il disgusto dei benestanti, che dal canto loro riscoprivano le gioie dei bagni di sole nelle prime vacanze al mare nelle stazioni balneari.
Negli anni '20, Coco Chanel tornava da un viaggio nel sud dove si era abbronzata quasi per caso. Questo provoca una reazione nei suoi ammiratori, che cercano di imitarla mettendo un po' di colore. E' risaputo che anche la cantante meticcia Josephine Baker, nello stesso periodo, è un vero colpo di fulmine per i Parigini.
Le riviste femminili degli anni '40 parlano tutte dei benefici dei bagni di sole, che divengono quasi un appuntamento obbligato nelle ferie delle masse popolari. Nel '46 viene inventato il bikini, che riduce la taglia dei costumi da bagno sulle spiagge.
Altri fenomeni più tardivi come la migrazione verso le zone più soleggiate ci permettono di affermare che l'abbronzatura è sempre stata connotata nello sguardo degli uomini come un segnale di buoni origini sociali, e anche di buona salute.
L'abbronzatura è una reazione naturale della pelle che assicura la sua difesa contro le aggressioni del sole. Quando la vostra pelle è esposta al sole o viene sottoposta o una sessione di solarium, la melanina contenuta nello strato basale dell'epidermide risale verso gli strati più vicini alla superficie visibile della pelle. Nel corso di questo spostamento, la melanina si ossida e assume un colore scuro, per formare la cosiddetta abbronzatura.
Si distinguono due tipi di pigmentazione durante una sessione di abbronzatura :
La pigmentazione immediata è dovuta agli UVA, irraggiamento dominante (98%) nei solarium. Essa vi garantisce l'abbronzatura già dalle prime sessioni. Ma dovrete mettere in conto di utilizzare il solarium quotidianamente se vorrete mantenere la vostra pelle abbronzata.
La pigmentazione tardiva è dovuta agli UVB, un irraggiamento debole (2%) del sole. E' grazie a essa se restate abbronzati l'estate ! Contrariamente alla pigmentazione immediata, quella tardiva appare solamente qualche ora dopo la sessione di esposizione.
Conoscere il proprio tipo di pelle
Si distinguono 6 tipi di pelle, ma sappiamo che i tipi più diffusi in Europa sono i primi 3 riportati nella tabella sottostante. Tutti i bambini hanno una pelle di tipo 1, molto sensibile alla luce.
Tipo di pelle | Sensibilità agli UV | Reazione della pelle agli UV | Caratteristiche morfologiche | Soglia di apparizione della scottatura in J/m2 | Frequenza in Europa |
I | Molto elevata | Sempre scottature, mai abbronzatura | Capelli rossi, macchie di rossore, pelle chiara, lattea | 200 | 5% |
II | Elevata | Sempre scottature, poi abbronzatura | Capelli biondi, occhi blu, pelle chiara | 250 | 33% |
III | Media | Talvolta scottature, sempre abbronzatura | Capelli castani, tinta abbronzata | 250 | 50% |
IV | Debole | Raramente scottature e sempre abbronzatura | Capelli scuri e pelle scura | 450 | 12% |
V | Alta | Pigmentazione particolare con una protezione UV naturale | Tipo asiatico | — | — |
VI | Molto alta | Protezione naturale elevata contro gli UV | Pelle scura o nera, tipo africano | — | — |
Abbronzatura e saluteE' risaputo da molto tempo che il sole è benefico per la salute. Ippocrate, il padre della medicina, già alla sua epoca raccomandava l'elioterapia, ovvero l'esposizione volontaria al sole, per curare patologie quali la tubercolosi, l'artrosi o l'artrite. A partire dall'invenzione dell'attinoterapia, cura basata sui raggi UV e IR, sappiamo che il sole permette di bloccare la vitamina D ed evita dunque lo sviluppo di alcuni mali come l'anemia e il rachitismo. Oggi l'esposizione al sole è associata al cancro della pelle. Tuttavia esistono anche altri fattori di rischio : • l'ereditarietà, • esposizione al sole eccessiva prima dell'età adulta, • la pigmentazione debole dei rossi e dei biondi a tinta lattea, • i composti di catrame, creosoto, arsenico e/o radium se frequentati regolarmente, • i regimi alimentari ricchi di grassi. Ciononostante una abbronzatura minima è necessaria per fissare le vitamine, consolidare la massa ossea e aiutare il sonno. Si stima che una esposizione di 15 - 20 minuti una volta al giorno senza alcuna protezione rappresenta un beneficio più grande del rischio che si corre. L'essere umano ha un bisogno vitale di sole, ma una dose eccessiva danneggia irrimediabilmente le sue cellule. L'abbronzatura è dunque una reazione della pigmentazione della pelle per filtrare i raggi solari. |
Quali precauzioni prendere
Durante una sessione di abbronzatura è importante proteggere in maniera corretta la vostra pelle e idratarvi. E' meglio esporsi regolarmente per periodi brevi. Prima di abbronzarvi non esitate a consultare un dermatologo, che vi saprà consigliare nella scelta dei prodotti da utilizzare e identificare i nei capaci di causarvi problemi di salute.
Infine non restate fermi durante l'esposizione : aumentereste di molto le probabilità di procurarvi una scottatura.
Scegliere una buona crema solare
La si seleziona con molta attenzione, i criteri da prendere in considerazione sono :
• Il vostro tipo di pelle : più è bianca e più è sensibile, sarà bene scegliere un IP (indice di protezione) più importante.
• Il luogo e la durata dell'esposizione : avrete sicuramente notato che vi abbronzate molto più velocemente in spiaggia o quando sciate in montagna. Questo fenomeno è dovuto al semplice fatto che l'acqua e la neve riverberano un massimo di UV. Aumentate dunque l'IP della vostra crema solare in questi posti.
• La forza del sole : questo va da sé.
Fate attenzione e non pensate di essere protetti in caso di alcune condizioni climatiche particolari : vi può capitare di scottarvi anche in mezzo alla nebbia !
Diversi modi per favorire l'abbronzatura
Se in estate è facile abbronzarsi, in inverno, dato che il sole è più raro, la tintarella è un fenomeno decisamente più difficile. Fortunatamente le tecniche moderne ci offrono una grande scelta per produrre una abbronzatura profonda : spray o lozioni abbronzanti, cabine UV, solarium, apparecchi di abbronzatura ...
Gli autoabbronzanti E' passata l'epoca dei prodotti che producevano una tintarella color carota! I diversi progressi registrati dagli autoabbronzanti oggi si presentano come dei prodotti di complemento, permettendo di idratare e proteggere la pelle. Contrariamente all'idea corrente, essi non contengono coloranti che si depositano sulla pelle ma dei derivati di acidi di frutti : è il principio attivo che influirà sulla cheratina della pelle donandole una tinta più scura. Applicare un autoabbronzante in maniera corretta richiede qualche precauzione : E' obbligatorio avere una pelle sana e pulita ed è consigliato fare un leggero gommage (scrub) preventivo per levare la pelle morta. L'applicazione avviene per strati fini e regolari badando bene a non trascurare alcune zone (orecchie, collo...). Le zone in cui la pelle è più dura, come le ginocchia o i gomiti, richiedono solamente una quantità ridotta di prodotto, dato che si colorano rapidamente. L'effetto massimo della lozione è ottenuto dopo qualche ora e resta efficace per 4-6 giorni. |
I raggi UV
Non potremmo essere dei professionisti seri senza avvisarvi che l'esposizione ai raggi UV deve avvenire in maniera moderata. Tuttavia non bisogna neppure essere allarmisti : l'esposizione ai raggi UV nel solarium non presenta veramente nessun rischio se le sessioni sono regolate correttamente.
Diversi dermatologi consigliano di utilizzare il solarium prima dell'estate e prima delle vere e proprie esposizioni al sole, e i professionisti dell'estetica consigliano di ricorrere al solarium al ritorno dalle vacanze per prolungare nel tempo la vostra abbronzatura.
L'utilizzo del solarium può essere raccomandato anche dal medico al fine di rimediare a una mancanza di vitamina D.
Il tanning
E' la nuova tendenza in fatto di abbronzatura ! Questa tecnica è chiamata anche abbronzatura senza UV. Si tratta di una lozione autoabbronzante vaporizzata tramite un aerografo o una cabina che va a depositarsi sulla pelle. L'applicazione è più omogenea e permette di scegliere l'intensità dell'abbronzatura ottenuta.
I complementi alimentari
Frutto della ricerca dei laboratori di cosmetica e benessere, i complementi alimentari rappresentano una doppia efficacia in fatto di abbronzatura :
• Alcuni permettono di preparare la pelle al sole, assicurandone una migliore reattività,
• Altri permettono di prolungare l'abbronzatura nel periodo autunnale.
Notate bene che una alimentazione sana e ricca di carotene garantisce un'abbronzatura ottimale. Il carotene si trova nelle carote, negli spinaci, nel prezzemolo o nel melone.
Abbronzatura e sociologia
Nel passato, l'abbronzatura è stata considerata in maniera molto differente rispetto al presente. Sia in culture antiche come quella degli Incas la cui gerarchia era strutturata attorna all'elevazione verso l'astro divino rappresentato dal sole, sia in culture più vicine alla nostra come quella della civiltà pre-industriale, l'abbronzatura era considerata come un qualcosa di inestetico. Ad averla più marcata erano i contadini, che passavano la maggior parte della giornata all'esterno per lavorare. I notabili dell'epoca facevano di tutto per evitare di abbronzarsi: abiti lunghi, prodotti cosmetici pericolosi a base di piombo, polvere di riso... insomma tutto era buono per conservare la pelle bianca.
In seguito, con l'avvio del processo di industrializzazione, agli uomini fu imposto di lavorare con dei macchinari in spazi chiusi e stretti : la tinta pallida dei lavoratori dell'epoca provocava il disgusto dei benestanti, che dal canto loro riscoprivano le gioie dei bagni di sole nelle prime vacanze al mare nelle stazioni balneari.
Negli anni '20, Coco Chanel tornava da un viaggio nel sud dove si era abbronzata quasi per caso. Questo provoca una reazione nei suoi ammiratori, che cercano di imitarla mettendo un po' di colore. E' risaputo che anche la cantante meticcia Josephine Baker, nello stesso periodo, è un vero colpo di fulmine per i Parigini.
Le riviste femminili degli anni '40 parlano tutte dei benefici dei bagni di sole, che divengono quasi un appuntamento obbligato nelle ferie delle masse popolari. Nel '46 viene inventato il bikini, che riduce la taglia dei costumi da bagno sulle spiagge.
Altri fenomeni più tardivi come la migrazione verso le zone più soleggiate ci permettono di affermare che l'abbronzatura è sempre stata connotata nello sguardo degli uomini come un segnale di buoni origini sociali, e anche di buona salute.
Foto non contrattuali